Nel 1956, Agatha Christie scrisse La Sagra del delitto, dove Ariadne Oliver, scrittrice di gialli (e chiaro alter-ego della Christie) è chiamata a organizzare un finto delitto in occasione di una sagra. Ovviamente l’omicidio viene commesso per davvero ed Hercule Poirot è costretto ad aiutare miss Oliver nella risoluzione del caso. Con questo romanzo, Agatha Christie cita per la prima volta in assoluto il Murder Mystery Party come gioco di ruolo e d’intrattenimento. Ma quando nasce effettivamente il Murder Mystery Party? Per trovare una risposta, dobbiamo tornare al 1860, quando un caso di cronaca nera sconvolse l’Inghilterra. Si tratta dell’omicidio a Road Hill House, una rispettabile casa vittoriana nel Kent: una bambina di appena tre anni fu trovata con la gola tagliata.

I sospettati: gli abitanti della magione. Il caso scatenò un interesse mediatico senza precedenti e l’attenzione delle persone si focalizzò sulla risoluzione del delitto. Gli ingredienti erano quattro e diventeranno le basi del murder mystery classico. Una villa, un delitto, una famiglia apparentemente rispettabile piena di segreti e un detective pronto a tutto per sciogliere la matassa.

Il murder mystery (da noi comunemente chiamato “giallo” per via del colore delle copertine di una celebre collana edita da Mondadori) iniziò ad affermarsi come genere letterario in un primo momento con lo Sherlock Holmes di A. Conan Doyle, per poi accrescere di popolarità a partire dagli anni ‘20, grazie alla regina del crimine, Agatha Christie.

Fatta eccezione per qualche incursione nel mondo dei giochi da tavolo (come Cluedo o Jury Box), i primi murder party strutturati videro la luce a partire dagli anni ‘80, nei paesi anglosassoni. Esistono diverse declinazioni di questa tipologia di gioco, che si estende anche alle celebri cene con delitto nei ristoranti o ai gialli interattivi in teatro. Ma quella che riguarda il murder mystery party classico prevede un gruppo di sospettati/giocatori (generalmente intorno alla decina) che, servendosi di una scheda personaggio e di alcuni indizi, devono scavare nel passato ponendo domande, facendo dichiarazioni ed eseguendo alcune azioni secondo le proprie indicazioni.

Al termine del gioco, della durata di circa 3 ore, tutti i sospettati dovranno formulare la propria ipotesi circa l’identità dell’assassino. Naturalmente non sarà così semplice individuare il colpevole, dal momento che tutti i sospettati custodiscono dei segreti, che confondono le acque e infittiscono il mistero.

Caratteristica fondamentale alla base di questo gioco di ruolo è il fatto che bisogna parteciparvi in costume, aderendo il più possibile all’epoca di ambientazione della storia, per calarsi completamente nei panni del personaggio.

Insomma, il Murder Mystery Party è una vera chicca anglosassone, divertente e appassionante e che, finalmente, si sta facendo conoscere anche qui da noi in Italia.